Publisher's Synopsis
In una città immaginaria, Timbrolandia, spadroneggia un potente e misterioso personaggio che, grazie al possesso di un Timbro Tondo, ha imposto la sua dittatura su tutta la città.
Con il Timbro Tondo tutto si può a Timbrolandia. Senza di esso, tutto è negato, anche i più elementari diritti.Sulla scena si alterneranno una serie di personaggi che, per i più svariati motivi, mostreranno di avere bisogno del Timbro Tondo.Alcuni cittadini, stanchi di subire l'arroganza della burocrazia, cercheranno di conquistare il potere sostituendo il timbro tondo con uno quadrato; altri penseranno di spazzare via ogni potere comunque legato ai timbri. Alla fine però tutto resterà immutato. E il timbro sembrerà un grottesco gattopardo che insegue se stesso. La commedia è un'amara parodia del mondo politico contemporaneo, dove chi rincorre il potere, una volta che lo ha raggiunto, si comporta allo stesso modo dei suoi predecessori, come se fosse impossibile cambiare la gestione di un apparato impostato sulla burocrazia, sull'arroganza e sulla corruzione; o forse è l'amara presa d'atto di come sia impossibile cambiare il cuore degli uomini. La Commedia "Il Timbro Tondo" è nata in modo buffo e originale. quando facevo teatro nella scuola, avevamo un sostituto del dirigente scolastico (all'epoca si chiamava ancora vice-preside) che girava con un timbro tondo in tasca. Questo vice-preside amava alquanto ogni forma di burocrazia e la esercitava con piacere, accompagnandola però con l'immancabile sigillo del suo timbro tondo. Questo dirigente faceva ridere le mie studentesse attrici che un giorno mi chiesero di scrivere una commedia dedicata al tema della burocrazia. Eccola qua, per l'appunto. Essa è già stata pubblicata nel Volume Secondo di "Tutte le mie Commedie" edite da Amazon ed è disponibile anche in paperback insieme alle altre commedie lì presenti. Adesso vede la luce, in un suo proprio volumetto e in una veste grafica rinnovata e più snella.